CONSOB: BREXIT. CONSOB richiama l’attenzione degli operatori sulle misure da adottare entro il 2020
Con il Comunicato Stampa del 26 Marzo 2020 Consob ha pubblicato tre Richiami di attenzione (Richiami n. 3/20, n. 4/20 e n. 5/20 del 26 marzo 2020) che specificano le misure che gli operatori devono adottare entro il 2020 a seguito della ratifica dell’accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione Europea (UE).
L’attenzione degli operatori britannici che prestano servizi di investimento in Italia è stata richiamata sulla necessità di adottare tutte le misure per assicurare la continuità operativa nel nostro Paese o per realizzare, se del caso, un’ordinata fuoriuscita dal mercato domestico. Gli operatori dovranno anche fornire alla clientela italiana informazioni aggiornate sulle conseguenze delle mutate condizioni operative discendenti dalla Brexit, anche con riferimento alle specifiche implicazioni per i contratti derivati OTC in essere.
Il Richiamo (n. 3/20 del 26 marzo 2020) si è reso necessario dato che è superata la disciplina transitoria dettata dal decreto legge n. 22 del 25 marzo 2019 per il caso di no-deal Brexit.
È iniziato, infatti, un nuovo “periodo di transizione”, che durerà fino al 31 dicembre 2020 (salvo un’eventuale proroga), in cui la normativa europea continuerà ad applicarsi come se il Regno Unito fosse ancora nell’UE. Successivamente, ai soggetti britannici che opereranno in Italia si applicherà la disciplina prevista per i soggetti extra-UE, così come ai soggetti italiani che opereranno nel Regno Unito.
Per le sedi di negoziazione è stata richiamata (Richiami n. 4/20 e n. 5/20), analogamente, l’attenzione dei gestori delle sedi sul fatto che, qualora intendano operare al termine del periodo di transizione, dovranno presentare tempestivamente alla Consob apposita istanza in base al regime normativo ad essi applicabile.